Guerra di Toledo | |||
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Data | 1835 - 1836 | ||
Luogo | Toledo (Ohio) | ||
Esito | Abbandono della guerra da parte del Michigan a causa di grandi problemi economici | ||
Modifiche territoriali | La Striscia di Toledo, contesa tra l'Ohio e il Michigan, fu attribuita all'Ohio, mentre il Michigan fu compensato con la Penisola Superiore. | ||
Schieramenti | |||
Perdite | |||
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La guerra di Toledo, conosciuta anche come guerra Ohio-Michigan, fu una disputa territoriale sull'appartenenza della Striscia di Toledo, un piccolo territorio situato al confine tra i due Stati, che avvenne tra il 1835 e il 1836.
La scarsa conoscenza geografica della regione dei Grandi Laghi condusse, tra il 1787 e il 1805, alla produzione di norme statali e federali tra loro contrastanti, e la loro difforme interpretazione condusse entrambi i governi dell'Ohio e del Michigan a rivendicare la giurisdizione su un territorio di 1.210 chilometri quadrati, attualmente noto come la Striscia di Toledo. La disputa giunse al termine quando, nel 1835, il Michigan chiese di esser riconosciuto quale Stato dell'Unione e tentò di includere la Striscia nel suo territorio. L'Ohio, oltre a contrastare la rivendicazione territoriale del Michigan, rafforzò la sua posizione ostacolando l'ingresso del Michigan quale membro degli Stati Uniti. Infatti, mentre l'Ohio faceva già parte della nazione dal 1803, il Michigan avviò la richiesta nel 1835 con la questione della Striscia ancora aperta.
Entrambe le parti tentarono, con loro leggi, di costringere alla resa la parte avversa: i rispettivi governatori istituirono sanzioni penali per i cittadini che si fossero sottomessi all'autorità dell'altra parte.
I due stati posizionarono milizie sulle opposte rive del fiume Maumee, vicino all'insediamento di Toledo, ma a parte reciproche provocazioni verbali, non vi fu sostanzialmente alcun contatto tra le due forze. L'unico scontro militare della "guerra", finì con colpi sparati in aria, senza alcuna vittima.
Nel dicembre del 1836 il governo del Michigan, colpito da forti crisi finanziarie, dietro la pressione del presidente degli Stati Uniti d'America Andrew Jackson, accettò di adottare la risoluzione proposta dal Congresso, che prevedeva la cessione della Striscia all'Ohio, in cambio del riconoscimento del Michigan quale Stato dell'Unione e della cessione a quest'ultimo di tre quarti della Penisola superiore (conosciuta anche come "Michigan superiore"). Benché questo fosse considerato all'epoca uno scambio svantaggioso, esso si rivelò invece essere un ricco patrimonio, grazie alla successiva scoperta nel territorio della penisola di depositi di rame e ferro, oltre all'ottima risorsa costituita dal legname.